La Teoria della Cogitalità dimostra che ogni individuo è una Sorgente. Di conseguenza, ognuno possiede possibilità, potenziale e capacità di co-creare e ricreare questo stesso potenziale. Ogni manifestazione rappresenta e sarà sempre il Cammino, la Sorgente e la Vita. In questo piano, ogni individuo crea la propria essenza, la propria realtà ed esiste per trasformarla. In questo modo, realizzeremo le nostre scelte. La natura della scelta determina il risultato (cioè ciò che seminiamo, sarà ciò che raccogliamo). Questo principio vale sia a livello locale che globale, poiché tutto è collegato come in un ologramma – la parte contiene l’intero e l’intero è contenuto nella parte. Non è casuale che la Legge Universale (8° Principio della Cogitalità/Vita) sostenga che…
L’ispirazione a qualsiasi cosa si manifesta simultaneamente con il suo opposto (l’ispirazione opposta alla stessa cosa), e solo l’attenzione (rivolta verso uno degli opposti) determina la natura del risultato. In assenza di focalizzazione, tutto rimane potenzialmente possibile (non si verifica nulla).
Quindi le nostre scelte determinano i risultati. Per esempio, se nutriamo risentimento nei confronti del mondo che abbiamo creato, ci manifestiamo come persone risentite nel mondo. Se scegliamo di sperimentare la sofferenza e il dolore, ci manifestiamo come individui che vivono sofferenza e dolore. D’altro canto, se optiamo per il contrario – gioia e ispirazione – ci manifestiamo come persone gioiose e ispirate nel contesto di tutto ciò che ci circonda.
In questo processo, ciascuno di noi sviluppa e decide fino a quale estensione costruire le proprie potenzialità come Fonte, rendendole possibili come opportunità di manifestazione, creazione e vita. Solo tramite la manifestazione possiamo fare una scelta e realizzarla come risultato. La Fonte costituisce il potenziale, l’energia che rende questa scelta possibile. È simile all’acqua: possiede un potenziale intrinseco. Scegliendo di aggiungere sale, patate e pasta, può diventare una zuppa salata. Se invece aggiungi zucchero e frutta, l’acqua si trasforma in una composta. E tu sei colui che decide…
Crescere e coltivare il proprio essere come una fonte: scelta e trasformazione.
- La direzione di autodistruzione (rivolta verso l’interno, contro la Sorgente) si manifesta quando scegliamo di accontentare gli altri, rispettare le loro aspettative, cercare esclusivamente il proprio benessere a discapito degli altri, sottomettere gli altri, svilire noi stessi, adattarci solo per convenienza personale, seguire tradizioni che ostacolano la nostra essenza nell’esplorare nuove esperienze, credere e conformarsi agli stereotipi, e non riconoscere che tutti condividiamo lo stesso potenziale. Ci autodistruggiamo ogni volta che permettiamo agli altri di prendere decisioni al posto nostro, ogni volta che dubitiamo di noi stessi, della nostra forza e delle nostre capacità. Questo non solo ha un impatto negativo su di noi, ma non fa del bene nemmeno agli altri, poiché siamo tutti collegati in modo inseparabile.
- La direzione del dispiegamento e della dedizione (rivolta verso l’esterno, verso il tutto) implica la scelta di modificare ciò che trasmettiamo e come ci sentiamo. Questa direzione è in armonia con la natura della Sorgente, poiché lavoriamo su noi stessi, mettendo in primo piano il nostro stato interiore e la connessione con la sorgente che siamo. Eseguiamo le azioni con consapevolezza, piacere, gioia e amore, non con l’aspettativa di ricevere qualcosa in cambio, ma per il puro piacere di fare e dare. Questa è la nostra vera essenza. Quando ciò avviene, i miracoli possono realmente manifestarsi.
La scelta è tra la dedizione o l’autodistruzione?
Se qualcuno ha scelto di soffrire e noi cerciamo di aiutarlo, stiamo interferendo con il suo libero arbitrio e il suo diritto di manifestarsi come sceglie. Allo stesso modo, se qualcuno ha scelto di essere felice e cerchiamo di impedirglielo, stiamo violando il suo libero arbitrio come creatore della propria realtà. Ognuno ha il diritto di esercitare la propria scelta e di essere il creatore della propria esperienza.
La teoria della Cogitalità evidenzia questi principi, ma ogni individuo ha la libertà di decidere se seguirli o meno. Questa è la loro manifestazione unica. Il talento di ognuno risiede nella scelta corrispondente: “autodistruggersi, auto-punirsi, ammalarsi, sentirsi vittima” o “creare una realtà in cui molte persone possano essere felici”. Ognuno ha il diritto di manifestare questo talento, indipendentemente dalla direzione che scelga. Pertanto, nessuno può essere considerato un guru, un’autorità o un messia. Ognuno di noi è in possesso di questa capacità.
Ogni individuo è unico e ha il diritto di esprimere il proprio talento in modo individuale. Ciascuno rappresenta la Via, la Sorgente e la Vita. L’importante è fare una scelta personale e unica. Attraverso questa scelta, il Potenziale è sempre presente con te…